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La ricerca di personale: quando diventa un problema

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La ricerca di personale, soprattutto per le strutture ricettive stagionali, può diventare uno dei momenti più critici dell’anno.

Prima di iniziare, la storia si ripete: non è semplice formare uno staff perfetto e performante. E la pandemia non ha fatto altro che complicare la già difficile situazione.

Però bisogna anche dire che il problema è di lunga data e c’era già prima che arrivasse il Covid a sconvolgere anche le dinamiche lavorative più basilari.

Da anni, infatti, le aziende che operano nel turismo trovano parecchie difficoltà per reperire la manodopera necessaria a svolgere i vari servizi dell’ospitalità.

Non possiamo neppure attribuire tutta la colpa al reddito di cittadinanza, anche se è vero che tanti rinunciano a “fare la stagione” accettando, in cambio, soldi facili.

Senza dubbio il problema della mancanza di personale si è cronicizzato nel tempo.

E bisogna tenere in considerazione che molti giovani, oggi, non intendono sacrificarsi come accadeva un tempo. E non accettano ogni tipo di lavoro perché sono consapevoli che si vive una volta e quindi è il caso di farlo al meglio.

I lavori che non soddisfano o che, in ogni caso, sono in grado di condizionare negativamente l’esistenza, vengo evitati accuratamente.

Un trend simile coinvolge la ricerca di una vita che merita di essere vissuta attimo dopo attimo. E, di conseguenza, tutte quelle persone che sfuggono da professioni logoranti.

 

 

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Ricerca di personale: lo stipendio incide in modo significativo

A questo punto ogni imprenditore dovrebbe fare una riflessione: gli stipendi che propongo sono proporzionati rispetto all’impegno richiesto?

Non sempre i compensi per chi cerca un’occupazione nel settore alberghiero sono dignitosi. E, talvolta, purtroppo, si cade perfino nello sfruttamento.

Perciò il primo passo, nella ricerca del personale, è di valutare le cifre che si propongono ai propri impiegati, speculare, alla lunga, non conviene.

Anche perché non è difficile comprendere che se ci si affida a persone poco preparate e competenti, la qualità del servizio diminuisce sensibilmente.

Lucrare e, in particolare, farlo nei confronti delle risorse umane non è mai un buon affare. E questo tipo di imprenditore rovina l’immagine del settore.

Al contrario, le aziende serie e lungimiranti selezionano personale con qualifiche specifiche in base al tipo di posizione nello staff.

Certo, soprattutto per le piccole aziende familiari impegnate nel settore dell’accoglienza turistica, non è facile pagare stipendi considerevoli.

Per questo motivo, un adeguato intervento del Governo sarebbe provvidenziale. Per esempio, potrebbe interessare le voci delle buste paga che incidono sullo stipendio netto.

Fuga dal turismo: la ricerca di personale deve essere attenta

Lungi dall’accontentarsi, chi si occupa della ricerca di personale in questo settore fondato sull’ospitalità deve ricercare competenza e professionisti qualificati.

E non è ancora sufficiente, il tuo staff deve essere formato da persone che lavorano con passione.

Il tuo compito è anche di motivarle e spingerle verso un obiettivo in comune, sostenendole con un compenso all’altezza della loro esperienza.

In questo modo, probabilmente, sarebbe possibile attirare verso il comparto turistico anche quelle persone che si sono viste costrette a scegliere un’altra occupazione più remunerativa.

 

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Investire sulla formazione

Mai quanto in questo momento è indispensabile puntare lo sguardo sulle nuove generazioni e sugli istituti professionali e investire nella formazione.

Le scuole avrebbero bisogno di tenere il passo con il mercato e con i gusti degli ospiti che evolvono di anno in anno.

Non devono mancare risposte efficaci alla domanda di lavoro, con adeguati aggiornamenti ai modelli formativi che risultano spesso superati.

Servono figure professionali che sappiano affrontare i cambiamenti, formate con nuovi programmi di studio che implementino la teoria con le soluzioni hi-tech ed esperienze pratiche nelle aziende.

Come, ad esempio, revenue manager che siano in grado di aggiornare puntualmente le tariffe, individuino la clientela e studino strategie e soluzioni per sfruttare le potenzialità delle strutture.

Variare i listini in base all’alta e alla bassa stagione non è sufficiente per una strategia di successo, è necessaria un’analisi approfondita.

E solo chi ha alle spalle una formazione adeguata sa come raggiungere risultati tangibili.

Inoltre, c’è anche da dire che chi compie un percorso di studi all’altezza, riesce a trovare ruoli manageriali in aziende rinomate.

Lo confermano i dati sull’occupazione nel settore turistico ricettivo.

Anche lo Stato dovrebbe comprendere che investire sulla formazione è fondamentale. E incentivare i contratti di apprendistato oppure nuove formule per alleggerire i costi aziendali.

La qualità, nel turismo, esordisce dall’eccellenza del percorso formativo. Al termine, è indispensabile tutelare concretamente l’inserimento di giovani professionisti nelle varie attività che fanno capo al settore della ricettività.

 

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Lavoro stagionale: gli aspetti da migliorare

Soprattutto in questo periodo particolare, il lavoro stagionale è un problema che accomuna le strutture ricettive di tutta la penisola.

Questo perché i lavoratori, come accennavamo, hanno optato per altre soluzioni, a iniziare dal tanto discusso reddito di cittadinanza.

Hanno scelto lavori differenti che promettono maggiore stabilità e retribuzioni più alte.

Se comprendi queste esigenze, riuscirai anche a capire che devi presentare delle offerte di lavoro appetibili e adeguate alle professionalità che cerchi nella tua azienda.

Punta dunque sul welfare aziendale che ti sarà utile, prima di tutto, a creare un’offerta che si basi sulla retribuzione ma che le associ dei servizi che forniscano valori supplementari, affini a quelli di altre occupazioni appetibili.

Pensa anche a presentare un’immagine aziendale limpida, reale e che si prenda cura di ogni lavoratore.

Si tratta di una strategia retributiva a favore dei dipendenti che risulta basilare per la tua attività, in modo da controllare il costo del lavoro e altre problematiche collegate.

Paga dignitosa e contributi versati sono un punto di partenza, anche per abbattere il lavoro nero e lo sfruttamento che ne deriva.

In questo modo, in concerto con sindacati e associazioni di categoria, si può riuscire a rilanciare il settore turistico italiano.

Ci vuole lo sforzo di tutto il comparto per cercare di risolvere il problema della ricerca del personale, soprattutto quando si tratta di strutture che aprono le porte in occasione della stagione estiva oppure invernale.

Riuscire a costruire uno staff di successo può fare la differenza, anche per raccogliere idee efficaci che possano portare a prolungare le aperture.

La ricerca di personale: quando diventa un problema

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